Abstract: "Il Profano si celava chissà dove, in un punto remoto delle tenebre, profondo come una grotta. A volte parlava pianissimo, quasi senza voce. Nascosto e velato, era chiuso in un qualche bozzolo o ragnatela. Spesso mutava forma - a volte assumeva un aspetto umano, a volte quello di un ragno o di un pipistrello.In certi momenti tutto ciò che Rechele riusciva a vedere era una bocca spalancata, storta come quella di una rana. Il Profano era audace, diceva cose oscene. Allora la sua voce rimbombava dal pozzo, o dalla caverna, in cui si teneva nascosto. Maledicendo e bestemmiando, urlava i nomi degli angeli e dei santi: un fiume di sconcezze usciva dalle sue labbra; scherzava e celiava senza fine, inducendo Rechele al riso, benché lei sapesse che era peccato." I segni non erano mancati: nel decennio precedente i cosacchi dell'atamano ucraino Chmel'nitskij avevano massacrato quasi centomila ebrei, «scorticando vivi gli uomini, sgozzando i bambini, violando le donne per poi squarciarne i ventri e cucirvi dentro gatti vivi». Ma quegli orrori non erano altro se non «le doglie che annunciavano la nascita del Messia». Per accelerare la liberazione – così dicevano gli emissari di Shabbatay Tzevi – bisognava immergersi nell'oscurità del peccato: solo la discesa agli inferi avrebbe consentito l'ascesa delle anime, e la perfetta redenzione. Anche gli abitanti di Goraj, «la città nascosta tra le colline in capo al mondo», si abbandonano dunque all'idolatria e alla licenza, infrangendo ogni legge. Ma la sciagura si abbatte su di loro: dopo aver giaciuto, benché sposata, con il capo dei sabbatiani, Rechele la profetessa viene posseduta da un dybbuk, e finisce per essere ingravidata da Satana, mentre la disperazione stringe in una morsa la città, stremata dalla carestia. Perché a Goraj «vi sia contentezza» bisognerà che le forze demoniache vengano scacciate, e il nome dell'Onnipotente sia di nuovo santificato. «Che meraviglioso, meraviglioso mondo,» ha scritto Henry Miller «un mondo bello e terribile, quello di Isaac Bashevis Singer, benedetto sia il suo nome!».
Titolo e contributi: Satana a Goraj / Isaac Bashevis Singer ; traduzione di Adriana Dell'Orto
Pubblicazione: Milano : Adelphi, 2018
Descrizione fisica: 182 p ; 22 cm
Serie: Biblioteca Adelphi ; 684
ISBN: 978-88-459-3266-3
Data:2018
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
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Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
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Mestrino | G 839 SIN | MES-26386 | Su scaffale | Prestabile | |
Limena | G 839 SIN | LIM-31821 | Su scaffale | Prestabile | |
Galliera Veneta | 839 SIN | GLV0-35765 | Su scaffale | Prestabile | |
Piove di Sacco | G 839 SIN | PDS-66734 | Su scaffale | Prestabile | |
Noventa Padovana | NR 839 SIN | NOV-22491 | Su scaffale | Prestabile | |
S. Giorgio Pertiche | Sala adulti 839 SIN | SGP0-13923 | Su scaffale | Prestabile |
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