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[S.l. : a cura dell'autore], 2016 (Este : Grafica Atestina)
Gli italiani, la guerra e la pace
[Urbana : Scuola primaria Maria Montessori di Urbana, 2016]
[Padova : Liceo scientifico paritario Romano Bruni, 2016]
Sant'Elena : Scuola secondaria di 1° grado di Sant'Elena, [2016?]
Sant'Elena e i tre monumenti ai caduti : storia di Giulio Trevisan
[Sant'Elena : Scuola secondaria di primo grado Domenico Pegoraro, 2016]
[Venezia, 2016]
[Venezia, 2016]
[Padova, 2016]
Abstract: Pietro Floriani da Montagnana (ca. 1395/97-1478), umanista padovano noto per aver raccolto una vasta biblioteca trilingue, fu studioso di latino, greco ed ebraico. Esaminando i manoscritti presenti nella biblioteca di Pietro, è stato possibile studiare dal punto di vista paleografico le attestazioni della sua grafia latina, greca ed ebraica. Mentre in quella latina è riconoscibile una variazione diacronica, quella greca, di tipo crisolorino, si presenta tendenzialmente uniforme. Nell’una e nell’altra si individuano anche fenomeni di imitazione ed esitazioni nel ductus riconducibili agli ultimi anni della sua vita. La sua attività erudita si manifesta nel lavoro sui testi, che vengono emendati per collazione, integrati, corretti e annotati. A questo scopo egli utilizza un numero assai elevato di segni di rinvio e di attenzione. Frequente è il risarcimento dei graeca in codici latini (Gellio, Lattanzio, Cicerone, ma anche il Vocabularium serviano di Guarino). Quando necessario, i codici vengono restaurati materialmente. Delle traduzioni di norma attribuite alla sua mano, gli possono essere assegnate solo quelle da Erodoto, Giorgio Scolario, Aristofane, Teocrito, Agapeto e dagli epistolografi. Suo è anche un saggio di volgarizzamento dalla Bibbia ebraica. Sono invece state scritte da Giovanni Argiropulo le traduzioni da Filostrato, Sofocle, Euripide, mentre è spuria la versione della grammatica di Guarino contenuta nel Marc. lat. XIII, 15. Le opere originali scritte da Pietro da Montagnana, che ebbero esclusivamente una circolazione manoscritta, sono tre: le Reportationes relativorum (in due redazioni), un rifacimento dell’Orthographia di Gasparino Barzizza e un’edizione dell’Ars minor di Donato. Le scelta di Pietro di lasciare la propria biblioteca al monastero di S. Giovanni di Verdara fu comune anche a molti altri illustri padovani dei secoli XV-XVI (G. Marcanova, B. Dal Legname, G. Calfurnio, etc.). Tuttavia, la raccolta viridariana è andata dispersa nel corso dei secoli e meno della metà del patrimonio vi si trova nel 1783, quando il senato veneto chiuse le sedi dei canonici lateranensi e i manoscritti di Verdara furono incamerati dalla biblioteca Marciana. Alcune linee di dispersione sono ben riconoscibili: H. Scrimgeur, G.V. Pinelli, M. Gude, Th. Coke, J. Gibson. La consistenza della biblioteca può essere (in parte) verificata ricorrendo a quattro indici, relativi agli anni 1599, 1600, 1639, 1760. La biblioteca greca consta di 27 esemplari, di epoche e provenienze diverse. È possibile isolare due gruppi, uno di cinque manoscritti vergati da un anonimo scriba cretese in Veneto negli anni Sessanta-Settanta del Quattrocento, un altro di manoscritti copiati da Giovanni Argiropulo. La biblioteca latina consta di 84 esemplari, molti dei quali sono membranacei e finemente miniati. La maggior parte è di origine veneta. Prevalgono i testi grammaticali. La raccolta ebraica è formata da 11 esemplari, che contengono la Bibbia, grammatiche e lessici. Gli incunaboli ascrivibili alla sua biblioteca sono 8, ma di due non si conosce il luogo di conservazione. Completa la ricostruzione una ventina di testi che risultano essere appartenuti a Pietro da Montagnana, ma che non è stato possibile individuare materialmente. I manoscritti greci e latini sono puntualmente descritti nel cap. 4. In appendice si pubblicano i documenti grazie ai quali è stato possibile ricostruire le vicende biografiche di Pietro e si forniscono gli elenchi degli esemplari ascritti per la prima volta alla sua biblioteca e di quelli che sono stati presi in considerazione, ma devono essere esclusi
[Padova, 2016]
[Padova, 2016]
[S.l. : a cura dell'autore, 2016?]