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Milano : Il saggiatore, 2020
La cultura ; 1395
Abstract: Quando morirò il mio gatto mi mangerà gli occhi? Se prima di morire mangio un sacco di pop-corn crudi che cosa succede quando mi cremano? I gemelli siamesi muoiono sempre nello stesso momento? Se muoio facendo una smor¬fia mi resterà per sempre? È vero che sugli aerei c’è uno scomparto segreto per chi muore in volo? Posso far conservare il mio corpo nell’ambra come gli insetti di Jurassic Park? Ogni domanda sulla morte è un’ottima domanda. Con Il mio gatto mi mangerà gli occhi? Caitlin Doughty risponde a tutti gli interrogativi possibili su cadaveri, sepolture e funerali e vi fa scoprire gli aspetti più bizzarri e inaspettati della grande livellatrice. Imparerete così che anche da morti potete fare cose molto utili come donare il sangue; che se vi viene un coccolone mentre cenate la vostra fetta di pizza ha ancora molta strada da fare e molte cose da raccontare; che la pellicola da cucina è essenziale per rendere presentabile un cadavere; che tutte le leggende metropolitane di morti a cui crescono i capelli o che si mettono a sedere nell’obitorio sono, appunto, leggende; che se volete diventare uno scheletro bello pulito dovete farvi seppellire in un terreno umido, argilloso e ricco di microrganismi, mentre se volete diventare una splendida mummia dovete scegliere un suolo arido. Con Il mio gatto mi mangerà gli occhi? scoprirete soprattutto un modo diverso di pensare alla morte e comincerete a vederla come un evento del tutto naturale, di cui conoscere i processi chimici e con cui avere a che fare attraverso riti meno alienanti di quelli attualmente in uso nella nostra cultura; e su cui si può anche sorridere. E, no, quando sarete morti il vostro gatto non vi mangerà gli occhi. O, almeno, non subito.
Milano : Feltrinelli, 2017
Universale economica ; 8993
Abstract: Che cosa sappiamo degli stati liminali della nostra esistenza? Per esempio le fasi che precedono la nascita: è veramente impossibile ricordare qualcosa? E se invece fosse possibile rievocare i traumi che ci hanno accompagnato in questo processo? Stanislav Grof da quasi mezzo secolo si pone quest'ordine di domande sulla coscienza e di conseguenza rintraccia gli strumenti più adatti per scandagliarne i contorni. E sulla morte? Che cosa sappiamo veramente della morte? Come possono aiutarci i testi antichi di saggezza (il tibetano "Bardo Thödol", l'egiziano "Per Em Hru", l'azteco "Codex Borgia", il "Ceramic Codex" dei maya e il nostro "Ars Moriendi") e le pratiche sciamaniche ad accompagnarci positivamente in questo viaggio? Tante domande apparentemente senza risposta che però definiscono gli estremi teorici di una ricerca senza pari, per certi versi persino spregiudicata. Perché quando si tratta di porre una domanda "scomoda", lì c'è Grof. E in questo libro definisce una nuova cartografia della psiche emersa dalla sua ricerca cinquantennale sulla terapia psichedelica, la respirazione olotropica e le crisi psico-spirituali spontanee. Ma anche le aree di ricerca relative alla sopravvivenza della coscienza dopo la morte: esperienze di quasi-morte, karma e reincarnazione, e la comunicazione con coscienze disincarnate.
Modi di morire / Iona Heath ; traduzione e cura di Maria Nadotti ; postfazione di John Berger
Torino : Bollati Boringhieri, 2008
Incipit ; 28
Abstract: Che cosa succede quando la medicina e messa in scacco da una malattia terminale o semplicemente dalla vecchiaia, vale a dire dal ciclo naturale della vita? Che rapporto si instaura tra medico e paziente, quando il crinale tra vita e morte si fa sempre piu sottile? Come dialogare con chi sta per lasciarci? Come accompagnarlo senza ridurlo a oggetto di un inutile accanimento terapeutico? Come e quando passare dalla cura all'alleviamento? Come rendere più lieve e dignitoso il trapasso? "Modi di morire" è la descrizione di un viaggio entro il cui perimetro le parole di poeti, scrittori e pensatori illuminano la lotta di uomini e donne comuni e i dettagli di vite e di morti che sono sempre, in qualche misura, straordinarie. Tra i compagni di strada di Heath: Samuel Beckett, Walter Benjamin, Hans Georg Gadamer, John Berger, Susan Sontag, W.G.Sebald, Lev Tolstoj, Isaiah Berlin, Philip Larkin, Saul Bellow, Zbigniew Herbert, Seamus Heaney, George Steiner, Roberto Juarroz, Joseph Conrad, Boris Pasternak, James Joyce, Jorge Luis Borges, scrittori che hanno familiarità con l'immaginazione sospesa dei morti.
La morte come annientamento dell'uomo / Pietro Allegretti
Martina Franca : Artigrafiche pugliesi, 1993
La morte e l'immortalità / Ludwig Feuerbach
La Spezia : Fratelli Melita, 1990
Il filo di Arianna
Quasi sorella morte / Sandro Maggiolini ; introduzione di Giovanni Testori
Milano : Biblioteca universale Rizzoli, 1982
BUR. L ; 401