Trovati 1392 documenti.
Risultati da altre ricerche:
IL CATALOGO DELLE BIBLIOTECHE DELLA RETE 2
Trovati 1392 documenti.
Risultati da altre ricerche:
Prefazioni ai Vangeli, 1516-1522 / Erasmo da Rotterdam ; a cura di Silvana Seidel Menchi
Torino : Einaudi, 2021
Nuova Universale Einaudi. Nuova serie ; 26
Abstract: Erasmo, come è noto, anticipò alcune delle istanze dei riformatori, prima fra tutte la lettura diretta e massimamente diffusa dei Vangeli. Nell'edizione del 1522 dedicata a Carlo V chiese espressamente all'imperatore di promuovere la traduzione dei Vangeli in tutte le principali lingue europee. Però Erasmo volle tenacemente rimanere nell'ortodossia cattolica, e dunque si trovò spesso in posizioni difficili, attaccato da tutte le parti in causa. Le sue prefazioni alle edizioni dei Vangeli si muovono in questa situazione di precario equilibrio, e sono un fondamentale documento del clima di quegli anni. Oltre che un'ulteriore testimonianza della poliedrica bellezza della scrittura di Erasmo, in grado di cambiare registro secondo gli interlocutori mantenendo la stessa forza, la stessa brillantezza ed eleganza. Nelle aree dell'Europa centrale che sarebbero diventate il terreno di radicamento della Riforma il complesso degli scritti di Erasmo incentrati nel Nuovo Testamento o ad esso connessi ebbero una enorme risonanza. Oltre 110 edizioni attestano il successo che singole parti, sezioni, o componenti, di quel corpus di scritti riscossero negli anni cruciali della diffusione delle idee di Lutero. Che essi preparassero il terreno al radicamento della Riforma è un dato accertato. Il ruolo preminente spetta alla Paraclesi. Nel giro di un biennio, 1520-1522, la Paraclesi ovvero esortazione allo studio della filosofia cristiana (Paraclesis id est exhortatio ad Christianae philosophiae studium) irrompe sul mercato di lingua tedesca in quattro traduzioni diverse, per un numero complessivo di dodici stampe e ristampe. (...) Erasmo compose altri appelli che invitano alla lettura della Bibbia, imprimendo loro un analogo fervore. Alcune edizioni "minori" del Nuovo Testamento - volumi leggeri, culturalmente meno esigenti, incomparabilmente meno costosi, rispetto alle maestose edizioni bilingui di Froben - si aprono con apostrofi che esortano il lettore ad abbeverarsi alle «purissime fonti» di Cristo. (...) Il volume che presentiamo riunisce le quattro composizioni a impronta programmatica e intonazione parenetica che corredano edizioni diverse del Nuovo Testamento nonché un'opera ad esso strettamente connessa. «C'è chi non vuole che la gente semplice legga i testi sacri tradotti in volgare. Con costoro mi trovo in robusto dissenso: come se Cristo avesse insegnato cose così astruse da poter essere intese a malapena da tre o quattro teologi, o come se la tutela della religione cristiana consistesse nell'ignoranza della religione cristiana. I misteri dei re, quelli sì, sarà preferibile tenerli occulti; Cristo invece ha voluto che i suoi misteri avessero la massima diffusione. La mia aspirazione è che leggano i Vangeli tutte le donnette, che tutte leggano le lettere di San Paolo. E magari queste pagine fossero tradotte in tutte le lingue di tutti i popoli, così da essere lette e conosciute non solo dagli Scozzesi e Irlandesi, ma anche da Turchi e Saraceni. Conoscere è pur sempre un primo passo. Molti se ne farebbero beffe, lo ammetto; ma alcuni ne sarebbero conquistati. Vorrei che il contadino ne intonasse qualche versetto spingendo l'aratro, che il tessitore ne modulasse qualche passo manovrando le sue spole, che il viandante alleviasse il tedio del cammino con queste storie. Vorrei che tutti i discorsi che intercorrono tra tutti i cristiani ne fossero permeati. Noi siamo, in effetti, tali quali sono le nostre conversazioni quotidiane. Che ognuno capisca quel che può; che ognuno ne ricavi quel che può. Chi sta indietro non invidî chi è in testa; chi è in testa incoraggi chi viene dietro, non abbandoni la speranza. Perché restringiamo a pochi una professione di fede che è comune a tutti?». (Dall'introduzione di Silvana Seidel Menchi)
Catilinarie / Cicerone ; saggio introduttivo, nuova traduzione e note a cura di Antonella Tedeschi
[Milano] : RL, stampa 2021
Eroidi / Publio Ovidio Nasone ; introduzione, traduzione e note di Emanuela Salvadori
10. ed
Milano : Garzanti, 2021
Annali / Tacito ; a cura di Lidia Pighetti ; prefazione di Luca Canali
Milano : Mondadori, 2021
L'arte di oziare / Lucio Anneo Seneca ; cura e traduzione di Mario Scaffidi Abbate
Ed. integrali con testo latino a fronte
Roma : Newton Compton, 2021
Metamorfosi : L'asino d'oro / Apuleio ; a cura di Marina Cavalli
35. ristampa
Milano : Mondadori, 2021
Le lettere / Quinto Orazio Flacco ; introduzione, traduzione e note di Enzo Mandruzzato
Milano : BUR, 2021
Monarchia / Dante Alighieri ; a cura di Diego Quaglioni
Milano : Mondadori, 2021
Oscar classici ; 242
Abstract: L'Impero è necessario al buon governo del mondo? È esclusivo appannaggio di Roma? Infine: la sua autorità deriva da Dio o dal papa? È Dante stesso a porre le questioni dottrinali che intende affrontare nel suo trattato. Forme e lingua - il latino - sono quelle tradizionali della trattatistica del suo tempo; rivoluzionarie invece le tesi sostenute, quelle intemptate veritates che fanno della Monarchia l'espressione dell'eterna tensione tra due poli, lo spirituale e il temporale, e l'innovativa, originalissima rielaborazione di un ampio retaggio d'idee e di dottrine. Il testo dantesco è qui presentato con il ricco commento di Diego Quaglioni, noto studioso di diritto medievale.
Le consolazioni / Lucio Anneo Seneca
[Sant'Arcangelo di Romagna] : Rusconi Libri, 2020
10. ed
[Milano] : BUR Rizzoli classici greci e latini, 2020
Abstract: Morto a ventotto anni, Persio consumò la sua breve esistenza in uno dei periodi più torbidi della storia di Roma, fra il sorgere e l'incupirsi della tirannide neroniana. E il sapore amaro dei tempi si coglie a ogni passo delle sue Satire, cesellate con un linguaggio e uno stile audaci e personalissimi che rispecchiano la violenza della sua polemica. Alieno da ogni militanza politica, Persio tocca motivi cari alla morale stoica: il rifiuto della corruzione dilagante, il gusto del raccoglimento interiore, la ricerca di una libertà spirituale come unico bene da opporre alla sopraffazione del denaro e del potere. L'ampia introduzione di Antonio La Penna esamina ogni aspetto della poesia, dello stile e dei valori del giovane poeta.
I Menecmi / Tito Maccio Plauto ; introduzione di Cesare Questa ; traduzione di Mario Scandola
25. ed
[Milano] : BUR Rizzoli, 2020
Il fato / Cicerone ; saggio introduttivo, nuova traduzione e note a cura di Andrea Filippetti
Santarcangelo di Romagna : Rusconi Libri, 2020
21. ed.
Milano : BUR Rizzoli, 2020
BUR. Classici greci e latini
Abstract: Giunto all’apice della fama, idolo della società mondana romana e acclamato come il più grande poeta vivente, Ovidio decise di cimentarsi con il più prestigioso e impegnativo dei generi letterari: il poema epico. E la sua fu un’opera nuova ed estremamente ambiziosa: il racconto della storia del mondo, dal caos primigenio fino all’assunzione in cielo di Giulio Cesare, attraverso i miti e le leggende che avevano come tema comune la metamorfosi. Leggiamo così la storia delle Pieridi, mutate in gazze per aver sfidato nel canto le Muse, le dolorose vicende di Orfeo ed Euridice e quelle di Piramo e Tisbe, le passioni deluse di Apollo per Dafne e di Eco per Narciso, il commovente amore coniugale di Filemone e Bauci, in un susseguirsi inesauribile di miti e leggende che rimase nei secoli fonte di ispirazione per tutta la letteratura occidentale
Il disprezzo del mondo / Erasmo da Rotterdam ; a cura di Carlo Carena
Milano : La via felice, 2020
18. ed.
Milano : BUR Rizzoli, 2020
BUR Rizzoli. Classici
Elegie / Massimiano ; a cura di Emanuele Riccardo D'Amanti
[Milano] : Fondazione Lorenzo Valla : Mondadori, 2020
Abstract: Poeta dotto, che riassume la tradizione elegiaca latina, che si colloca all'insegna di Boezio, e che ha assimilato la cultura biblica e cristiana al punto di utilizzarne espressioni e frasi, Massimiano «recepisce e interiorizza il cosiddetto pessimismo greco, che trova la sua espressione nelle parole del satiro Sileno, secondo il quale la cosa migliore per l'uomo è non essere nato e, una volta nato, morire presto. Il non essere è l'unico modo per sottrarsi all'infelicità che appartiene all'essere, anche e soprattutto nella vecchiaia, l'esperienza più tragica della vita». Se le figure femminili - Licoride, Aquilina, Candida e la Graia puella - si situano al centro delle Elegie, è Senectus la vera donna alla quale Massimiano soggiace come un amante alla propria Dama. Realista a oltranza, egli non rifugge dalle immagini più forti e più crude. Scrittore latino nell'Italia ostrogota del VI secolo, Massimiano è il poeta della senescenza: dell'uomo e dell'intero mondo antico.
La Repubblica / Marco Tullio Cicerone ; Introduzione, traduzione e note di Francesca Nenci
8. ed
Milano : BUR Rizzoli, 2019
BUR Classici greci e latini
Abstract: Costruito come dialogo, il De Repubblica è uno dei testi fondamentali dell'intero corpus ciceroniano. Un testo di filosofia politica che analizza in maniera sorprendentemente attuale le possibili forme del governo e le sue altrettanto possibili degenerazioni. Cicerone riflette sulla natura della monarchia, sempre a rischio di trasformarsi in tirannide, sull'aristocrazia e sulla sua deriva in oligarchia, sulla democrazia che può scadere in demagogia. Ma si concentra anche sull'idea di giustizia e sulla sua pratica, all'interno dello stato e nei rapporti internazionali, sulla costituzione romana nel suo sviluppo storico e sulla figura dell'uomo di governo ideale, il princeps, colui il quale sacrifica l'interesse individuale a vantaggio di quello collettivo.
7. ed.
Milano : BUR Rizzoli, 2019
Bur Rizzoli classici greci e latini
Abstract: A Roma, in una società agitata da una lotta continua e spesso subdola che non faceva alcun conto dei sentimenti l'amicitia era anche un'arma politica, non solo un sentimento basato sulla simpatia reciproca. Nato insieme alle altre grandi opere filosofiche durante il periodo di forzato ritiro dalla vita politica, il De amicitia è il tentativo di Cicerone di superare questo concetto utilitaristico per riscoprire un'amicizia fine a se stessa, fondata sulla virtus e quindi ancorata a valori etici e personali. Emanuele Narducci esplora nel saggio introduttivo il concetto di amicitia a Roma e il significato profondo di quest'opera nell'insieme della produzione ciceroniana.